Lecce, il nuovo capolavoro di Pantaleo Corvino

Tre partite non sono sufficienti per formulare pronostici di lunga durata sull’esito finale del nuovo campionato. Eppure, se è troppo presto per eseguire questo esercizio, non è mai troppo tardi per rimarcare la splendida partenza del Lecce di D’Aversa, senza precedenti in Serie A, clamorosamente terzo con la Juve, a due punti dalla coppia di testa Inter-Milan. Lodare il Lecce è un atto dovuto. Significa elogiare ancora una volta un capolavoro di Pantaleo Corvino, 73 anni, uno dei migliori dirigenti del calcio italiano che il presidente Saverio Sticchi Damiani ha avuto il merito di riportare a casa perché divenisse uno degli artefici massimi della promozione prima, della salvezza poi e di questa partenza così brillante Parlano i fatti: il Lecce terzo in classifica conta il minor monte ingaggi della Serie A (15 milioni di euro lordi); l’età media della squadra è la più giovane del torneo (23 anni) e risulta essere fra le tre più giovani nei primi cinque campionati continentali; 17 giocatori su 25 in rosa sono nati fra il 2000 e il 2004; sette calciatori nell’organico della prima squadra sono calcisticamente cresciuti nel vivaio salentino, la cui Primavera è campione d’Italia in carica. Il saldo fra acquisti e cessioni della campagna estiva è stato di +3,9 milioni di euro. I 21,8 milioni di euro ricavati dalle cessioni sono stati reinvestiti operando 13 acquisti. Il 3 settembre, allo stadio di Via del Mare, a Lecce-Salernitana hanno assistito 21.174 abbonati cui si sono aggiunti 6.878 paganti: totale 28.052 spettatori. Tutto si tiene, nel Lecce boom.

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